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La Leggenda di Duluoz, prima parte

Nella vita non c’è altro che viverla, e basta

Jack Kerouac, Angeli di Desolazione

La Leggenda di Duluoz, ovvero la vita di Jack Kerouac attraverso i suoi romanzi

Nel corso della sua vita Jack Kerouac ha nutrito almeno due grandi aspirazioni che lo riguardavano sia personalmente sia pubblicamente: essere valutato in quanto scrittore e vedere la sua intera opera inquadrata nella tradizione dei grandi classici europei.
Il lavoro di Proust venne da lui preso ad esempio poiché costituisce un’unica storia; allo stesso modo Kerouac ebbe una visione dei propri romanzi come di un solo grande libro autobiografico.

Citazione dei Vagabondhi del Dharma su marciapiede
Citazione I Vagabondi del Dharma – Vedi Credito – 1

Egli realizzò entrambi i desideri: la sua grandezza è universalmente riconosciuta e i suoi romanzi ne raccontano l’esistenza esteriore e intima, il modo di vedere e percepire la realtà e le persone intorno a lui; ne delineano la visione dell’America, il senso religioso, lo spirito talvolta sfrenatamente edonistico, l’incessante ricerca di risposte ai grandi quesiti della vita, della morte e del dolore.

Leggi anche: Vita di Kerouac

I romanzi, ancorché composti con un ordine cronologico diverso da quello della vita effettiva dello scrittore, in un’alternanza di passato e presente e con stili differenti, rappresentano con coerenza la continuità degli eventi. Si percepisce la consapevolezza da parte di Kerouac del corretto ordine e se ne ammira la ferrea memoria.

Le variazioni introdotte dallo scrittore rispetto ai fatti nel loro svolgimento autentico non inficiano in alcun modo l’emergere della sua reale personalità né modificano gli avvenimenti in modo sostanziale.
Alcune situazioni e impressioni sono state enfatizzate, alcuni luoghi spostati.
Talvolta il ruolo di Kerouac nei suoi romanzi sembra più subalterno di quanto sia stato nei fatti ma, in ogni modo, sempre viene onorata l’essenza del vissuto, delle ragioni per le quali le cose si sono svolte in un determinato modo e del messaggio che se ne ricava.

In alcuni dei romanzi considerati di maggiore importanza lo scrittore minimizza il proprio ruolo attivo in favore del protagonista del libro: si pensi a Dean Moriarty (Neal Cassady) in “Sulla strada” o Japhy Ryder (Gary Snyder) ne “I Vagabondi del Dharma” o ancora a Gerard Duluoz (Francois Gerard Kerouac) in “Visioni di Gerard”.

Le motivazioni sono da individuare in due fattori essenziali.

Il primo riguarda il tentativo di Jack di ridurre, di fronte alla madre, le proprie responsabilità reali descritte nelle parti più audaci di alcuni romanzi.

Il secondo nasconde una ragione letteraria.
Kerouac ha saputo evitare il rischio di protagonismo e sbilanciamento delle storie in prima persona descrivendosi più ingenuo di quanto non fosse in realtà, trasformandosi in acuto osservatore/ammiratore dei suoi protagonisti effettivi, ponendosi dalla parte del lettore che scopre le idee, il genio, la follia e la potenza del carattere delle forti personalità al centro di ogni romanzo.

In questo sminuirsi si percepisce tuttavia una sorta di compiacimento, una malcelata vanità.

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CONTENUTO DEL VIDEO

La San Francisco degli anni della beat generation raccontata attraverso le parole, le sensazioni e le emozioni di Jack Kerouac

Kerouac non chiarì mai la scelta della parola “leggenda” per definire la trasposizione letteraria della propria vita.
Potrebbe essere stato sintomo di un desiderio più o meno inconscio di affermazione in un Paese, l’America, che si offriva nelle sue infinite possibilità ad un giovane di origini franco-canadesi, proveniente da una famiglia non ricca la quale si barcamenava come meglio poteva fra gli strascichi della Grande Depressione.
Sicuramente ciò che rende leggendaria la vita dello scrittore è la profondità dell’uomo e la potenza narrativa che, a differenza di quanto avviene nella letteratura pop, pone parzialmente in secondo piano il plot in favore dello spessore dei personaggi e delle sensazioni e impressioni che vengono rimandati al lettore inevitabilmente e totalmente coinvolto.
Di fatto Kerouac divenne davvero leggenda anche se non sempre per le ragioni e nei modi che avrebbe voluto.

Libro Angeli di Desolazione su panchina
Angeli di Desolazione – Vedi Credito – 2

Ogni suo singolo lavoro è indipendente e, allo stesso tempo, strettamente connesso al romanzo logicamente precedente e a quello successivo.
Per questa ragione l’autore considerò sempre con entusiasmo la possibilità di pubblicare un’antologia di scritti scelti che evidenziasse il disegno globale sotteso alla propria opera.
Accolse con slancio il suggerimento dell’amico John Clellon Holmes che proponeva esattamente questo e gli esternò, in una lettera del 1965, la propria idea di poter un giorno unificare nei vari romanzi i nomi del suo Pantheon di personaggi.

Il lavoro di selezione e di organizzazione in un unico libro è stato compiuto dalla sua biografa Ann Charters a metà degli anni ‘90.
L’edizione italiana de “La Leggenda di Duluoz” è stata edita da Mondadori nel 1997.

Cartello stradale dedicato a Jack Kerouac
Jack Kerouac Alley Street a North Beach – Vedi Credito – 3

La Leggenda di Duluoz” è costituito da brani selezionati da diversi romanzi e include alcuni racconti non inseriti nei libri al momento della pubblicazione: “Il Natale a Casa” (da considerare cronologicamente fra “Visioni di Gerard” e “Il Dottor Sax”), “Il Jazz della Beat Generation” (fra “Vanità di Duluoz” e “Sulla Strada”), “La Terra della Ferrovia” ( tra “Viaggiatore Solitario” e “I Sotterranei”).

La lettura de “La Leggenda di Duluoz” può essere un buon inizio per avvicinarsi all’arte e all’uomo che rappresentò la Beat Generation ma che fu, allo stesso tempo, molto altro e molto di più.

Un lettore interessato dovrebbe in ogni caso sempre procedere a una lettura completa delle opere di Jack Kerouac.

Qui di seguito, i tredici romanzi che formano la leggenda di Duluoz vera e propria, la versione più completa e coinvolgente, nell’ordine temporale che racconta la vita vera di Jack Kerouac:

  • Visioni di Gerard”, scritto nel 1956, pubblicato nel 1963;
  • Il Dottor Sax”, scritto nel 1952, pubblicato nel 1959;
  • Maggie Cassidy”, scritto nel 1953, pubblicato nel 1959;
  • Vanità di Duluoz”, scritto e pubblicato nel 1968;
  • Sulla Strada”, rimaneggiato più volte fra il 1948 e il 1956, pubblicato nel 1957;
  • Visioni di Cody”, scritto tra il 1951 e il 1952, pubblicato nel 1959;
  • Viaggiatore Solitario”, scritto e pubblicato nel 1960;
  • I Sotterranei”, scritto nel 1953, pubblicato nel 1958;
  • Tristessa”, scritto fra il 1955 e il 1956, pubblicato nel 1960;
  • I Vagabondi del Dharma”, scritto nel 1957, pubblicato nel 1958;
  • Angeli di Desolazione”, scritto tra il 1956 e il 1961, pubblicato nel 1965;
  • Big Sur”, scritto nel 1961, pubblicato nel 1962;
  • Satori a Parigi”, scritto nel 1965, pubblicato nel 1966.

E’ possibile leggere la seconda parte de La Leggenda di Duluoz con la presentazione di ciascun romanzo e trovare il link per l’acquisto online.

Jack Kerouac Alley verso Grant Avenue a San Francisco
Jack Kerouac Alley a San Francisco e la libreria City Lights Books – Vedi Credito – 4

Crediti immagini:

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